Dal primo luglio 2014 partirà il sistema Mctc-Net 2 per le officine autorizzate alle revisioni. Un’opportunità per i professionisti del comparto, oppure no? Stando alle parole di Andrea da Lisca, DEKRA, mica tanto.
C’è qualcuno che lo definisce il “Grande Fratello” delle revisioni, poiché si baserà sull’utilizzo di sofisticati controlli elettronici, fatto sta che MCTC-Net 2 ritarda ancora. La Motorizzazione ha disposto un ulteriore rinvio di sei mesi con la circolare RU 26222. Nelle officine autorizzate alle revisioni il sistema partirà dal primo luglio 2014. Col sistema MCTC-Net 2, grazie al controllo remoto, il veicolo sottoposto a revisione sarà fotografato e la targa letta dal sistema e memorizzata su un database dove confluiscono anche i dati di tutte le operazioni eseguite finora su quella vettura. I “tagliandini” - così si chiamano - emessi per la carta di circolazione avranno un codice antifalsificazione da abbinare al veicolo. Naturalmente tutto questo sistema, in fase di verifica e convalida, serve per mettere con le spalle al muro i furbetti delle false revisioni. Per i professionisti del settore, MCTC-Net 2 potrebbe comportare dei cambiamenti. Abbiamo fatto il punto della situazione e delle prospettive di business per chi fa revisione con Andrea da Lisca, direttore generale di DEKRA Revisioni Italia.MCTC-Net 2 partirà dal 1 luglio 2014. Cosa comporterà per i centri revisione?
Dopo anni di continui rinvii, siamo in attesa di vedere l’effettiva attuazione del protocollo prima di esprimere pareri compiacenti. Ci saranno sicuramente investimenti da fare, ma rispetto a quando MCTC-Net 2 doveva originariamente partire, i prezzi saranno più calmierati, causa crisi. Operativamente ci auguriamo che le cosiddette revisioni facili (che abbiamo l’impressione siano ricominciate da qualche tempo) finiscano per sempre.
Cosa dovrebbe cambiare nella revisione per l’officina? E per la sicurezza dell’automobilista?
Molte cose. Per primo si dovrebbe abrogare l’istituto dell’autorizzazione, rilasciata dalla provincia, e tornare alla concessione, rilasciata dalla Motorizzazione. Non voglio apparire come uno dei tanti che attacca le province, non è affar mio; dico solo che la Motorizzazione ha il vantaggio di avvalersi di ingegneri specialisti per l’attività di sorveglianza.
Secondo: si dovrebbero contingentare i centri (anche se detto da chi vive di network può sembrare paradossale); a seconda del circolante di zona, in proporzione dovrebbe esserci un numero definito di centri in concessione.
Terzo: cambiare gli intervalli di revisione (oggi il ciclo è 4 + 2 + 2 + ...), introducendo la revisione annuale a partire dall’ottavo anno (4 + 2 + 2 + 1 + ...) per garantire la sicurezza dei veicoli più vecchi. Non è una bizzarria personale: in commissione europea se ne sta discutendo in questi giorni, anche se pare stia prevalendo la posizione contraria da parte di molti stati membri.
Quarto: corsi obbligatori di aggiornamento dei responsabili tecnici. Le vetture si evolvono di anno in anno, la formazione resta quella fatta per ottenere la qualifica di responsabile tecnico e poi non viene più aggiornata. Proponiamo così corsi semestrali, ma anche una volta l’anno sarebbe meglio di niente.
Quinto: più controlli sul territorio. Le revisioni facili in crescita sono la conseguenza di budget falciati. I furbi se ne accorgono e se ne approfittano. Quindi, più fondi a Motorizzazione.
La sicurezza dell’automobilista deriverebbe (quasi) automaticamente da tutte queste innovazioni.
Sotto il profilo più squisitamente economico, la vendita del nuovo cala, l’usato rimane parcheggiato nei piazzali di concessionaria e in più l’affidabilità delle auto peggiora, almeno stando ai dati del vostro rapporto. Questa situazione quale impatto ha e avrà nel mondo della revisione?
Il forte calo delle nuove immatricolazioni nel 2011, 2012 e, presumibilmente, nel 2013, avrà un impatto violento nel 2015, 2016 e 2017. Dato che la prima revisione si effettua dopo 4 anni dall’immatricolazione, c’è da aspettarsi una contrazione del relativo revisionato di non meno di 500.000 vetture nel 2015 e di oltre 900.000 nel 2016 e nel 2017. A ciò vanno aggiunte le radiazioni in crescita di veicoli usati o... indesiderati. Sempre più persone svendono o rottamano la seconda o la terza auto di famiglia e, a causa dello spauracchio del redditometro, si assiste anche al fenomeno impensabile pochi anni fa dell’alienazione di migliaia di veicoli alto di gamma che trovano mercato oltralpe.
In breve, pensiamo che a partire dal 2015, il mercato prima rallenterà per poi precipitare nel baratro dal 2016. Se poi però, dal 2014-2015, dovesse arrivare la tanto sospirata ripresa, sarebbe del tutto logico attendersi un aumento della vendita del nuovo e dell’usato fresco, con conseguente ritiro dal mercato di auto ormai vecchie. Per le revisioni questo sarebbe un ulteriore fattore di crisi.
La revisione quindi non è più un porto sicuro per il business dell’officina. Cosa accadrà?
Il porto sicuro non esiste più da tempo. Da anni sosteniamo che sia pura follia aprire un centro di revisione. Ciononostante, ogni anno, centinaia d’officine lo fanno, con conseguenze pesanti su tutto il business di officina consolidato. Ormai son poche le province che permettono ancora di raggiungere un volume adeguato e sufficiente al punto di pareggio. La maggior parte ha un volume di revisionato medio insufficiente e, molte, addirittura anti-economico.
Due esempi per tutte: Como e Udine. 143 autorizzati la prima, 128 la seconda. I centri lariani, a fine settembre, hanno effettuato 793 revisioni medie a testa, mentre i friulani 872. La media Italia si è attestata su 1.425 revisioni medie pro capite e il punto di pareggio nel nord Italia non dovrebbe scendere sotto 2.000 revisioni annue. In 10 anni i centri italiani sono aumentati di oltre il 100 per cento, superando 7.200 unità e continuano a crescere. Il volume del revisionato totale, pur superando 13,5 milioni di veicoli non è cresciuto oltre il 20 per cento e, dal 2015, inizierà a calare verso 12 milioni. Prima di aprirne uno, si facciano due conti elementari...
Quanta parte della vostra attività è rappresentata da utenti privati e quanto da flotte? Trend?
I privati (intesi anche come aziende) rappresentano oltre il 99%; divisi tra quelli che si rivolgono direttamente a un centro di revisione (60-70 %) e i restanti che si rivolgono prima all’officina di fiducia per la pre-revisione e la messa a punto (30-40%). Per le flotte si stima non più di un 1%. Questo perché in passato le flotte operavano quasi esclusivamente con contratti a 36 mesi che, di fatto, escludevano le auto dal fare la revisione dopo 4 anni. Adesso pare che la tendenza sia di andare sempre più verso 48 mesi (noleggio a lungo termine). Le prospettive sono quindi buone, ma si avvertiranno forse tra due-tre anni. Siamo convinti che al momento opportuno le società di noleggio a lungo termine avranno bisogno di network organizzati anche per le revisioni... Noi ci siamo.
Quali servizi offrite al cliente?
DEKRA Revisioni Italia è l’unica organizzazione a servizio completo di expertise per la revisione di veicoli a motore. Le aree di expertise sono cinque: informatica; consulenza; formazione; commerciale e area marketing-comunicazione. La nostra offerta copre tutte le aree d’interesse del centro di revisione e si estende all’officina collegata. Senza troppa falsa modestia, affermo che DEKRA Revisioni vanta un’ottima squadra di consulenti tecnico-commerciali, specialisti ed esperti tecnici, validi corsi di formazione, sistemi IT, programmi di direct marketing, articolata attività di comunicazione e completo programma di partnership commerciali. Su quest’ultimo punto, cito due fiori all’occhiello: il programma “la Forza del Network” che prevede accordi commerciali esclusivi e condizioni premium per i nostri centri affiliati sull’acquisto di attrezzature, prodotti e servizi vari per l’officina; la creazione della prima sottorete di Officine Qualificate di Prerevisione Veicoli collegate a un centro DEKRA di riferimento, che ovviamente beneficiano della Forza del Network.
È emerso dall’intervista
Fa bene
+ Rinvio MCTC-Net 2: causa crisi, prezzi calmierati
+ Nuovi tagliandini con codice antifalsificazione
+ Veicoli fotografati dal controllo remoto
+ Revisioni “facili”... agli sgoccioli
+ Ritornare alla concessione rilasciata dalla Motorizzazione
NON Fa bene
- Oltrepassare la “soglia critica” di centri revisione per zona
- Intervalli di revisione troppo lunghi anche dopo 8 anni
- Formazione del responsabile tecnico non aggiornata negli anni
- Fondi ristretti alla Motorizzazione che non può monitorare bene le revisioni facili
- Calo immatricolato 2011-2012 = impatto negativo revisioni 2015-2017
DEKRA scende in pista
Formula Imola, gestore dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola, e DEKRA, una delle più importanti organizzazioni specializzata nei servizi professionali di sicurezza e di consulenza per i settori automotive, industriale e terziario, hanno siglato un accordo di 5 anni rinnovabile. L’accordo prevede da parte dell’Autodromo la realizzazione insieme a DEKRA di un centro per la formazione nella guida sicura con istruttori professionisti della D4S (Scuola Superiore DEKRA per la sicurezza stradale). Oltre alla guida sicura, l’accordo prevede anche un’attività istituzionale di supporto da parte di DEKRA nei confronti dell’Autodromo, finalizzata a riportare a Imola alcuni eventi sportivi di carattere internazionale e a organizzarne di nuovi.
Conosciamoci meglio
Andrea da Lisca, 53 anni, direttore generale di DEKRA Revisioni Italia.
È sempre un piacere parlare con Andrea Da Lisca, un uomo che non usa troppi giri di parole, parla chiaro e ha il polso del mercato sul business revisione.
Da quanti anni lavori nel settore?
Da 23 anni in generale, in DEKRA da 10 anni. Prima, esperienza in Ford Italia.
Collaboratore ideale?
Assolutamente non uno yes man (odio i leccapiedi). Ambizioso ma non individualista, propositivo ma non arrogante, leale verso l’azienda e corretto coi colleghi.
Cosa dovrebbe capire il cliente tipo?
Qualità e prezzo sono fattori correlati.
Voci di corridoio...
Stanno per arrivare (finalmente) dei concorrenti di DEKRA Revisioni.
La recente Automechanika...
Le fiere, anche se costose, sono fondamentali per le relazioni interpersonali. Internet non potrà mai sostituirle.
La cosa che ami di più nel lavoro?
Poter creare e condividere nuove idee.
Le cose di cui faresti a meno
Facebook e Twitter.
La persona verso cui ti senti debitore per quello che sei oggi
Carlo Simognini, amico ed ex capo in Ducati Motor Company.
Ottimista o pessimista...
Ottimista.
Un errore che non rifaresti
Assumere alcune persone.
Una passione per...
La buona cucina e il buon vino.
Modello d’auto preferito
BMW X6.
Che auto guidi?
BMW Serie 5 Touring.
Quali tecnologie auto apprezzi di più?
ESP, navigatore satellitare, collegamento bluetooth, sensori di parcheggio.
La paura più grande?
Perdere i miei figli.
Il tuo ultimo acquisto
50 sigari cubani.
La cosa più stravagante per cui hai speso dei soldi
Una camminata su 16 metri di carboni ardenti.
Il vizio che non riesci a toglierti
Il fumo.
La tua peggiore abitudine
Guardare troppa TV.
La qualità di cui vai più fiero
Onestà e integrità.
Cosa ti annoia di più
Chi si parla addosso.
Il sogno non ancora realizzato
Avviare un micro-birrificio.
Che cosa proprio non ti riesce?
Guidare la moto.
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