Abituati a piccole o grandi sorprese, anche quest’anno l’aggiornamento dell’inchiesta reti ci ha riservato tanti colpi di scena. Ecco una panoramica aggiornata dei network di riparazione indipendente in Italia, con uno sguardo allo sviluppo di questo progetto.
Il network oggi serve ancora?
Se il mercato ha subito diverse trasformazioni, soprattutto per quanto riguarda la distribuzione ricambi e i suoi protagonisti, c’ è da chiedersi quanto e come sono cambiate le reti di riparazione, nella maggior parte dei casi diretta emanazione di questi gruppi di distribuzione. In effetti, guardando allo sviluppo delle reti, ci si rende conto che negli anni sono diventate sempre più “aggressive” nel loro modo di porsi sul mercato e sempre più fonte di servizi, non solo per gli autoriparatori, ma anche per gli automobilisti. Oggi infatti il network dialoga direttamente con l’automobilista, soprattutto attraverso i social network (vedi l’articolo sull’osservatorio social), una cosa impensabile quando sono nate le prime reti. L’unica forma di comunicazione all’esterno all’epoca era l’immagine (logo e colori), mentre oggi si parla direttamente all’automobilista invitandolo a passare in officina per un check-up o a partecipare a un concorso. Insomma: il marketing, e la promozione verso il pubblico, sono diventati importantissimi elementi che caratterizzano un network, perché si danno oramai per scontati altri elementi, considerati presupposti sine qua non, come ad esempio la formazione e l’aggiornamento tecnico, lo standard qualitativo della riparazione e le agevolazioni di acquisto ricambi. Il network diventa quindi sempre più uno strumento di competitività sul mercato, a fronte di un sempre maggior attivismo delle case auto nell’after-sales. Resta il fatto, che al di là delle diverse caratteristiche di ciascun network, l’appartenere a una rete è a tutt’oggi considerato un valore positivo, tanto che di anno in anno il numero totale degli affiliati a un network è cresciuto.
Caro automobilista ti scrivo…
La tendenza a dialogare con l’automobilista è diventata una caratteristica così fondamentale che parlare di marketing non basta. La singola officina, a meno di casi davvero eccezionali, non potrebbe sostenere nè i costi nè l’impegno che richiederebbe fare attività di promozione neppure a livello locale. Il network invece riesce a coinvolgere aziende partner e il gruppo stesso in numerose attività, non solo a livello di promozioni tipo i check-up stagionali, ma anche eventi e sponsorizzazioni che si rivelano poi un successo per tutta la rete. Numerosi network, per esempio, si occupano di sostenere i loro affiliati nell’organizzazione di eventi locali, che poi grazie anche al web hanno una risonanza nazionale. Così come è vero il contrario: la sponsorizzazione di un evento di carattere nazionale o una pubblicità promossa su media nazionali portano di riflesso una maggior visibilità a livello locale. L’officina, proprio grazie al contatto diretto del network con l’automobilista, viene sempre più identificata come appartenente a una rete e dunque legata a determinati standard di qualità e professionalità della riparazione. L’impegno che tanti gruppi hanno messo nell’organizzare road show, che fossero rivolti ai soli affiliati o al pubblico, dimostrano proprio che il contatto diretto è un’arma vincente.
E il futuro?
Rispondere a questa domanda non è facile perché ogni network parte da presupposti diversi, ma sicuramente la maggior parte delle reti fino a oggi attivi sul territorio hanno dimostrato di voler continuare a percorrere questa strada. Il panorama che si viene delineando è però quello di una sempre maggior coesione all’interno delle reti, perché ciò che conta è essere forti, cioè avere una presenza significativa sul territorio e sul mercato, così da diventare un’insegna riconosciuta come sono oggi alcuni attori in altri settori (per esempio nella grande distribuzione). Largo alla comunicazione dunque e alla forte identità del gruppo.
Scarica qui il pdf completo delle reti attive in Italia.
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