Assetto ruote: la scelta del Centro Intergomma di Livorno è Fasep NoContact. Vediamo perché.

 

Da sempre Fasep, azienda Toscana attiva nel settore delle attrezzature per servizio pneumatici, ha come obiettivo quello di offrire agli autoriparatori un prodotto di qualità, con un occhio di riguardo all’andamento del mercato e alle esigenze dei suoi attori. In particolare, presso lo stabilimento di Ronta (FI), l’azienda progetta e produce sistemi per il controllo dell’assetto ruote, macchine per l’equilibratura delle ruote e smontagomme.

Tra le innovazioni che offre al mercato troviamo NoContact, il robot di misura assetto ruote senza contatto, che ha già raccolto numerosi consensi. Ce ne parla Vittorio Bardini, responsabile del Centro Intergomma di Livorno, che racconta la sua esperienza con questa nuova tecnologia automatizzata Touchless, adottata da tre anni.
 
Perché avete scelto di passare al sistema di assetto ruote Fasep NoContact?
Il nostro obiettivo era diminuire il tempo necessario per il controllo dell’assetto, per poter effettuare più test gratuiti ai nostri clienti. I sistemi tradizionali occupano a lungo l’operatore nel corretto montaggio dei sensori, il lavoro richiede grande attenzione e gli inconvenienti sono all’ordine del giorno.

Per eseguire più assetti ruote in meno tempo, senza rinunciare alla qualità e alla professionalità del servizio, tre anni fa abbiamo iniziato a sperimentare questa nuova tecnologia Fasep di assetto ruote, rassicurati dalla formula di prova gratuita che ci ha consentito di toccare con mano tutti i vantaggi prima di procedere all’acquisto. Ci siamo convinti a provarla anche perché non dovevamo cambiare né il sollevatore né la disposizione delle attrezzature, visto che NoContact è compatibile con tutti i sistemi di sollevamento e non richiede molto spazio.
 
Qual è il bilancio dopo tre anni di utilizzo?
Totalmente positivo. Lo dimostra il fatto che abbiamo accantonato gli altri macchinari per l’assetto e per le vetture usiamo esclusivamente NoContact con grande soddisfazione. L’intervento dell’operatore è ridotto al minimo e il lavoro è decisamente più rapido ed efficace: non ci sono aggrappi da montare, non c’è più bisogno di spostare il veicolo avanti e indietro per compensare la misurazione. I robottini raggiungono automaticamente la giusta posizione per l’analisi tridimensionale del veicolo.

Tutte le operazioni sono facilmente gestite sul monitor e il programma software è davvero semplice da usare. In tutti i nostri test la misurazione automatica si è sempre dimostrata precisa e stabile: sicuramente migliore dei sistemi tradizionali, che oggi utilizziamo solo per gli autocarri.
 
Com’è cambiato il lavoro? Quali traguardi di produttività avete raggiunto?
Oggi eseguiamo un assetto ruote impeccabile, in quasi metà del tempo. Un risparmio di lavoro sul singolo intervento che ha fatto aumentare del 30% i controlli dell’assetto ruote effettuati ogni anno. Con questi numeri è evidente che si è trattato di un investimento intelligente, ammortizzato rapidamente. Anche se il costo iniziale è maggiore rispetto ai vecchi macchinari si tratta di una scelta che si ripaga in breve tempo.
 
NoContact di Fasep è un sistema tecnologico avanzato: ha richiesto una maggiore manutenzione? Si sono verificati guasti e malfunzionamenti più frequenti rispetto ai sistemi tradizionali?
Esattamente il contrario. Senza il rischio di rottura o di cadute accidentali di aggrappi e sensori, la manutenzione è davvero ridotta al minimo. Le poche volte che in questi tre anni ho avuto necessità di assistenza tecnica, Fasep è intervenuta tempestivamente e ha risolto subito il problema grazie al servizio di connessione da remoto e, raramente, con la visita di un tecnico.

È uno dei vantaggi di poter contare su una casa produttrice 100% italiana, con cui è facile avere un rapporto diretto e che ci segue con un servizio commerciale affidabile e un servizio post-vendita efficiente.
 
Per concludere, la domanda è d’obbligo: consiglierebbe NoContact di Fasep ai suoi colleghi del servizio pneumatici?
Assolutamente sì. Magari possono richiedere un periodo di prova gratuito, come ho fatto io. E poi decidere.