Lo rivela un sondaggio condotto da Doxa Marketing Advice, che ha tastato il polso al settore. Molti impianti necessiterebbero di essere svecchiati, ma nel complesso in Italia il business degli autolavaggi fornisce cifre importanti: 2 miliardi di euro. Osservatorio Autopromotec: “C’è necessità di ulteriori investimenti, anche a livello di marketing”
“Facciamo le pulci” al settore autolavaggi, che a livello globale significa un business da 2 miliardi di euro, dunque una buona fetta della bilancia globale: quali sono le condizioni del comparto? E’ in salute o gli operatori soffrono anche loro la delicata situazione economica attuale, che nonostante le dichiarazioni e le rassicurazioni “dall’alto” appare tutt’altro che superata? A tutti questi quesiti risponde una recente rilevazione, effettuata da Doxa Marketing Advice su un campione di 210 impianti situati in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.L’indagine, più nel dettaglio, ha messo in luce alcuni aspetti che permettono di fotografare con precisione lo stato di salute attuale del comparto autolavaggi. Il 48% ha più di dieci anni; e solo il 27% dei gestori che hanno partecipato al sondaggio ha dichiarato di avere proceduto a una modernizzazione degli impianti. In termini assoluti, il rapporto mette in evidenza che gli impianti interpellati effettuano mediamente 460 lavaggi al mese: il picco di clienti si ha in primavera e nei fine settimana.
Questi dati, indica Osservatorio Autopromotec, sono sintomatici della complessa evoluzione che in questo periodo attraversa il settore autolavaggi come conseguenza della crisi economica. Al di là di tutto, il comparto autolavaggi continua ad essere caratterizzato da notevoli possibilità di crescita. Grazie alle capacità dei moderni impianti di contenere il consumo di risorse idriche e utilizzare sistemi di depurazione di ultima generazione e dunqueeco friendly, unitamente al fatto che gli impianti di produzione italiana sono particolarmente apprezzati, a livello internazionale, per la possibilità di generare in autonomia parte dell’energia impiegata attraverso pannelli solari termici o alimentati con fotovoltaico, ci si trova di fronte a innovazioni tecnologiche all’avanguardia, e che permettono di avere impianti innovativi e in grado di competere su tutti i mercati internazionali.
Ma l’”autolavaggio 2.0” non basta: oltre all’innovazione tecnologica occorre anche intensificare le attività di marketing. Secondo quanto emerge dall’indagine, il l 60% degli impianti di autolavaggio non utilizza alcuna attività promozionale per attirare nuovi clienti o fidelizzare quelli già acquisiti. Ciò significa, conclude l’Osservatorio Autopromotec, che esistono ancora rilevanti possibilità di sviluppo per questa industria che genera un business da 2 miliardi di euro e vede coinvolti più di 11.000 imprenditori con oltre 12.000 impianti. Numeri che testimoniano l’importanza degli autolavaggi nella filiera automotive italiana.
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